Il Salento
di Virginia Torriani
Salento: splendide spiagge di sabbia bianca, borghi affascinanti e paesi unici. Questa parte della Puglia non è mai banale e riesce a offrire ai suoi visitatori un mare e degli scorci da cartolina assieme a un ricco patrimonio artistico e culturale e a tutto il meglio delle produzioni enogastronomiche locali.
Tra le tappe imprescindibili di un viaggio in Salento c’è Alberobello. Questo piccolo paese in provincia di Bari, è noto per le costruzioni in pietra dalla forma conica, i famosi trulli. La città è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e si tratta a tutti gli effetti di un vero e proprio museo a cielo aperto, che vale assolutamente la pena visitare.
Attraversando la Valle d’Itria, uno dei luoghi più suggestivi della regione, non si può non mettere in conto una sosta nei celebri vigneti di Locorotondo e un giro a Ostuni, la “città bianca”, che offre un’incantevole vista sul mare.
Gallipoli, sulla costa ionica, mantiene le promesse del suo nome, che deriva dal greco Kale Polis e significa appunto “città bella”. Gallipoli è famosa per le spiagge e il mare, ma anche per i vicoli del suo borgo, che sono un vero e proprio capolavoro di edilizia. Il modo in cui i raggi del sole vi penetrano, illuminando le facciate delle corti storiche, la rendono un’opera d’arte. Il paese sorge alla fine di quella che sembra essere una penisola inespugnabile e rocciosa che si distende verso il mare e da cui si gode di una fantastica vista che spazia dal Nord al Sud della regione. Poco oltre la città, prima di Porto Cesareo, si trova la spiaggia di Porto Selvaggio, che fa parte di un parco naturale ed è una meta imperdibile: la spiaggia di sassolini e scogli spicca in contrasto a un mare è di colore blu intenso.
Tra le meravigliose spiagge da vedere anche le celebri “Maldive del Salento”: mare cristallino e spiagge bianche favolose, che nulla hanno da invidiare alle località balneari tropicali. Sono una sosta imprescindibile mentre ci si sposta verso il punto più meridionale del Salento, spartiacque fra Mar Ionio e Adriatico, Santa Maria di Leuca. La città è nota per la sua chiesa e i pellegrinaggi che vi si compiono, ma anche per le tante sontuose ville dalle architetture bizzarre e inusuali, volute da eccentrici proprietari amanti del mare.
Proseguendo lungo la costa Sud del Mar Adriatico si raggiunge la città messapica di Otranto, incastonata in un paesaggio incantevole. Otranto è la città più a est d’Italia, quindi la prima che vede l’alba del nuovo giorno. Il borgo della cittadina è racchiuso da mura difensive, all’interno un labirinto di vicoli e vie caratterizzate dal bianco delle abitazioni. Le dominazioni greche, bizantine ed aragonesi sono visibili nell’architettura della città. Di notevole interesse sono il Castello Aragonese e la Chiesetta bizantina di San Pietro: secondo la leggenda San Pietro passò di qui nel suo cammino dalla Palestina verso Roma. Sulla strada tra Otranto e Lecce, si può ammirare la celebre Grotta della Poesia (località Melendugno), dove il blu intenso del mare si infrange nelle rocce carsiche della cava. La leggenda narra che una principessa dalla bellezza disarmante era solita andare a fare il bagno nelle acque blu della grotta. La sua bellezza condusse molti poeti provenienti da tutto il mondo nei pressi della grotta, dove speravano di ricevere ispirazione per i propri versi.
L’ultima tappa del tour alla scoperta di questa regione non può che essere Lecce, che con i suoi 95.000 abitanti è la città più importante del Salento. La città è unica e affascinante: perdersi per le strade del centro storico e restare incantati dalle facciate di edifici e chiese in stile barocco, tutti costruiti usando pietra locale, è d’obbligo. Da visitare anche il monastero degli Olivetani, un ex convento del XII secolo dotato di due chiostri contigui con al centro un pozzo baldacchino con colonne salomoniche e cupola. Oggi il monastero è sede della facoltà dei Beni Culturali dell’Università del Salento. Imperdibili anche l’anfiteatro e il teatro d’epoca romana, entrambi costruiti sotto l’imperatore Augusto.