5 mete pugliesi da non perdere
di Virginia Torriani
Il mare, ma anche lo straordinario patrimonio artistico e architettonico e l’enorme ricchezza enogastronomica. La Puglia è una regione tutta da scoprire.
Ecco le 5 tappe fondamentali da non perdere.
1. Il Gargano
Situata a nord della regione, la zona del Gargano è davvero imperdibile. Completamente circondata dal Mar Adriatico – il Gargano è conosciuto anche come lo “Sperone d’Italia – questa zona è ricchissima di località balneari splendide. La più bella è la cittadina di Vieste, la “Perla del Gargano”, ma non mancano nemmeno antichi piccoli borghi ricchi di storia.
Tra questi Vico del Gargano è senz’altro uno dei più noti e apprezzati: dal momento che il suo patrono è niente meno che San Valentino è conosciuto anche come il “paese dell’amore”. Situato a 782 m d’altezza Vico del Gargano domina il paesaggio circostante con il suo castello normanno, da cui si gode di una meravigliosa vista su tutta la costa e, nelle giornate più limpide, anche sulle Isole Tremiti. Monte Sant’Angelo invece è il borgo più elevato della zona ed è famoso per il Santuario di San Michele Arcangelo, sito patrimonio dell’umanità per l’UNESCO e tappa della Via Francigena. Infine nella zona del Gargano si trova anche San Giovanni Rotondo, luogo di culto per i fedeli di San Pio da Pietralcina.
2. Bari
Il capoluogo della Puglia è una città affascinante e ricca di storia. Imperdibile è il giro tra le stradine di Bari Vecchia, ovvero il Quartiere San Nicola, cuore pulsante della città ricchissimo di luoghi di culto religioso e chiese antiche davvero importanti, tra cui la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola, quest’ultima posta tra le quattro piazze note come “Corti del Catapano”, un tempo sede del palazzo del governatore Bizantino. Altro luogo di interesse è il famoso teatro Petruzzelli, il quarto teatro più grande d’Italia. Distrutto da un incendio nel 1991, è stato ricostruito e riaperto al pubblico nel 2009. Infine, lo splendido lungomare. A nord di Bari, tappa imprescindibile del viaggio è Trani. Con la sua imponente Cattedrale di San Pellegrino: una chiesa in stile romanico, affacciata sul mare e realizzata con la famosa “pietra di Trani”, un tufo calcareo di colore rosa chiarissimo, che al tramonto si tinge di colori particolari e fa risplendere tutta la piazza antistante. A sud della città vale la pena visitare la suggestiva Polignano a Mare. Il paesino si erge su una scogliera alta più di 20 metri a picco sul mare e offre diverse spiagge in cui fare il bagno. Nel paese invece, passeggiando per il dedalo di viuzze del centro storico, si arriva a tre diverse terrazze da cui si può ammirare il mare.
Nell’entroterra, invece, una sosta obbligatoria è Castellana Grotte, il complesso speleologico più famoso in Italia: si tratta di 5 grotte che si estendono per circa 3 km sotto la città, collegate da corridoi e gallerie sia naturali che artificiali.
3. Valle d’Itria
Nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge si estende la Valle d’Itria, una depressione carsica compresa tra i comuni di Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Alberobello e Ceglie Messapica. L’abitazione caratteristica di questa zona è il trullo, una costruzione antica dalla forma conica, risalente presumibilmente al XVII secolo. I meglio conservati si trovano nel comune di Alberobello, la “città dei Trulli”, protetta dall’UNESCO dal 1996.
Locorotondo, così chiamata perché si estende in modo circolare, è una graziosa cittadina che offre dei panorami mozzafiato sulla valle. Dall’altra parte si trova Martina Franca, città di origine messapica, piccolo scrigno in stile barocco. La terza città che delimita la valle è Cisternino, un borgo medievale che, nel suo centro storico, presenta testimonianze dell’influenza turca nelle case basse con le scale esterne per accedere ai piani superiori o le piccole vie sovrastate da archetti, tutti elementi riscontrabili nell’arte orientale.
4. Taranto e Ostuni
Taranto è una città ricca di storia. Fondata dagli spartani, è l’unica colonia di Sparta al di fuori della Grecia. Nel Museo Archeologico, uno dei più importanti d’Italia, è possibile ammirare i reperti che testimoniano la storia di questa città, principale centro della Magna Grecia. E’ conosciuta anche come la “città dei due mari”, perché sorge tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, un luogo in cui modernità e antichità convivono l’una accanto all’altra. Tappe immancabili della visita alla città sono il tempio dorico più antico della Magna Grecia con le sue splendide colonne, il Castello aragonese, la Cattedrale di San Cataldo e tutto l’antico borgo.
A circa 55 km da Taranto si trova Ostuni, nota anche come la “città bianca” per via della calce bianca che ricopre i prospetti di tutte le sue abitazioni e che veniva usata sin dal Medioevo per rendere più visibili le strette vie del borgo. Ostuni sorge su tre colli ed è circondata da mura aragonesi nelle quali un tempo si aprivano 5 porte d’ingresso alla città. Ad oggi rimangono solo due porte: San Demetrio e Porta Nova. La città conserva splendidi esempi di arte gotica del 1400 come la Cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, che presenta uno dei rosoni più ampi al mondo, o di rococò del 1700, come la chiesa di San Francesco.
5. Lecce e Salento
L’estremità meridionale della Puglia è costituita dal Salento, più precisamente, dal territorio della provincia di Lecce, ovvero la “Firenze del sud”, che conserva le testimonianze delle diverse fasi del suo sviluppo: dai resti archeologici del periodo messapico, all’Anfiteatro romano, risalente alla dominazione romana, agli edifici in stile barocco. A Lecce si resta colpiti dallo splendore degli edifici, realizzati in pietra leccese, una pietra calcarea, di colore giallo paglierino e molto facile da lavorare. Simbolo del barocco è la Chiesa di Santa Croce con accanto il Palazzo dei Celestini, ora sede della direzione provinciale.
Procedendo verso sud, sul tratto di costa che si affaccia sull’Adriatico, si arriva a Otranto. Il borgo, uno tra i più belli d’Italia, è stato nella storia un importante centro culturale, ponte tra oriente ed occidente e punto di riferimento in quest’area che, un tempo, era appunto chiamata Terra d’Otranto. Il Castello aragonese e le mura, con la rimanente Torre Alfonsina, racchiudono il centro storico.