Alla scoperta del Molise
di Virginia Torriani
Situato nell’Italia centro-meridionale, il Molise si estende tra la dorsale appenninica e il mare Adriatico. Si tratta di una piccola regione, ancora poco conosciuta, ma ricca di natura, storia, arte, antiche tradizioni e gastronomia.
Il suo territorio, prevalentemente montuoso e collinare, è solcato dai caratteristici “tratturi”, strade d’erba battuta lungo le quali i pastori un tempo portavano le proprie greggi nei periodi di transumanza: ancora oggi costituiscono una emozionante testimonianza della civiltà contadina e pastorale, unendo i pascoli abruzzesi con quelli pugliesi.
Attraversato interamente dalla dorsale appenninica, il terreno degrada, con ampie ondulazioni, verso le strette pianure fino ad arrivare al mare: dalle vette dei Monti della Meta e dei Monti del Matese si passa ai Monti Frentani, dalle forme arrotondate, e alle piane di Bojano e di Venafro, dove le montagne e le colline lasciano, a poco a poco, spazio alla pianura e ai 40 km di costa sul Mar Adriatico. Il litorale molisano presenta spiagge sabbiose e un mare limpido e pulito.
L’itinerario alla scoperta del Molise non può che iniziare da Campobasso, il capoluogo della regione che sorge a 700 metri di altezza, tra i fiumi Biferno e Fortore. Il suo nome non è legato alla posizione geografica, ma alla fondazione della città nuova, concessa nel “campo in basso” da Gioacchino Murat nel 1814. La città, il cui centro storico ha un’originale struttura a ventaglio, con scalinate e vicoli che ruotano attorno all’imponente Castello Monforte, ha origini longobarde, e va scoperta a piedi, per osservare i molti palazzi e le chiese romaniche che si incontrano lungo il viale delle Rimembranze, come Santa Maria delle Grazie, la Chiesa di San Giorgio e quella di San Bartolomeo. Fino alla chiesa duecentesca di San Leonardo e la Cattedrale neoclassica della Santissima Trinità. Da vedere senz’altro anche il Museo Provinciale Sannitico che espone pregevoli testimonianze delle civiltà che popolarono il territorio dalla protostoria al periodo sannitico.
Molto interessante anche il centro storico di Isernia, seconda provincia della regione. Istituita nel 1970, ha una storia molto antica, testimoniata da siti archeologici come Isernia La Pineta, candidata nel 2006 nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, o la Necropoli della Quadrella. Sono ancora oggi presenti tracce della dominazione romana: su quello che era il Foro sorge ora l’attuale piazza del Mercato e dove oggi c’è il duomo di San Pietro era eretto il tempio di Giove. L’Acquedotto romano, scavato nelle rocce di travertino nel sottosuolo della città, è tutt’oggi funzionante. Simbolo della città è la monumentale Fontana Fraterna, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici della città e testimone delle diverse epoche storiche.
Meritano una visita anche due piccoli centri che ancora oggi tramandano antiche attività artigianali: Agnone, specializzata nella creazione di campane per le più importanti chiese del mondo, e Scapoli, il paese delle zampogne che ha dedicato un museo a questo antico strumento musicale.
Cittadine di particolare rilievo sono anche Termoli, località turistica e porto da dove ci si imbarca per raggiungere le incontaminate Isole Tremiti. Cittadina medievale arroccata su un promontorio, è circondata da spiagge dall’acqua cristallina costellate di trabocchi, tipici di questo tratto di costa tra Abruzzo e Molise. Si tratta di caratteristiche piattaforme a mare aperto, di tradizione ottocentesca, collegate a terra da una passerella e costruite per poter pescare evitando il pericolo di uscire in mare.
Sul territorio della regione sono presenti anche numerosi castelli, tra cui quello di Pescolanciano, dove si possono ammirare ruderi di fortificazioni di epoca sannitica, mentre ai piedi del Matese si possono osservare i resti dell’antica Saepinum, con i suoi edifici privati, l’anfiteatro, la basilica. Da non perdere, il castello di Capua a Gambatesa, un maniero medievale trasformato nel Rinascimento in dimora signorile, al cui interno si possono ammirare gli affreschi cinquecenteschi di Donato da Copertino, e il castello di Civitacampomarano, con le sue torri circolari e il loggiato rinascimentale.