Scopriamo la regione Marche, la terra di Roberto Mancini
di Virginia Torriani
E’ il terreno su cui ha mosso i primi passi nientemeno che il commissario tecnico della nazionale degli Europei di calcio 2020, Roberto Mancini, che quest’anno ne fa addirittura da testimonial.
Le Marche, unica regione italiana ad avere il nome al plurale, offrono in effetti una pluralità di paesaggi naturali e bellezze architettoniche: dalle cime della dorsale appenninica alle dolci colline cantate da Leopardi, dalle città d’arte ai piccoli borghi fino alle spiagge bagnate dall’acqua cristallina del Mar Adriatico.
Origine del nome
L’origine del nome della Regione è però da ricercarsi ai tempi del Sacro Romano Impero, nell’800 d.C., quando Carlo Magno, diventato imperatore, divise i possedimenti dell’Impero in feudi, ognuno dei quali veniva affidato a nobili marchesi. Il nome “Marche” deriva perciò dal lemma tedesco “mark”, ovvero “confine”: le Marche all’epoca altro non erano che un raggruppamento di possedimenti delimitati da “mark”.

Porto di Ancona
Con un passato glorioso alle spalle e i tanti monumenti e le opere antiche arrivati fino ai giorni nostri, le Marche sono di fatto un museo diffuso a cielo aperto.
Ancona, capoluogo di regione
Il capoluogo di regione è Ancona, la “città greca”. Protesa a gomito sul mare, su uno sperone del Monte Conero, Ancona vanta uno dei maggiori porti italiani, ma anche un centro storico ricco di monumenti, che testimoniano la sua storia millenaria, con tracce romane, bizantine e veneziane. Il Duomo di San Ciriaco è uno degli edifici simbolo della città e sorge sui resti di un tempio greco dedicato ad Afrodite, risalente al 400 a.C.. Ancona è ricca anche di altre attrazioni come la camminata al faro vecchio, il campo degli ebrei, Capodimonte e il Passetto.

Duomo di San Ciriaco
Pesaro sorge invece al confine tra Romagna e Marche ed è conosciuta nel mondo per aver dato i natali a Gioachino Rossini. Oggi ospita un celebre Opera Festival e un nuovissimo Museo Nazionale in onore del suo più illustre cittadino. Ascoli Piceno è invece tra i centri d’arte più conosciuti della regione ed è conosciuta anche come la Città delle cento torri per la presenza di diverse torri gentilizie e campanare; vanta inoltre un centro storico costruito quasi interamente in travertino, il cui fulcro è la Piazza del Popolo.

Piazza del Popolo
Urbino, patrimonio dell’Umanità
Il centro storico di Urbino è dal 1998 nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nella seconda metà del Quattrocento, la città fu sede di una delle più importanti corti d’Europa: quella dei Duchi da Montefeltro. Il Palazzo ducale con le sue celebri torri gemelle – i Torricini -, e lo Studiolo del Duca, interamente ricoperto di intarsi realizzati in trompe-l’oeil, meritano una visita approfondita. Tappe imprescindibili sono anche la Casa di Raffaello – dove il pittore nacque nel 1483, e visse i primi anni della sua formazione artistica alla scuola del padre, Giovanni Santi – e la Fortezza Albornoz, costruzione fortificata risalente alla seconda metà del XIV secolo, oggi sede dell’Accademia di Belle Arti.

Urbino
Le Marche vantano poi svariati piccoli borghi, ognuno con le proprie caratteristiche e ricchezze. Non lontano da Urbino ad esempio si trova il paese di Gradara, dove si erge il castello che fece da cornice all’amore tra Paolo e Francesca, celebrati da Dante nel V canto dell’Inferno.

Castello di Gradara
Recanati e Fermo
Impossibile poi mancare una visita a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi, dove è possibile visitare i luoghi in cui il grande poeta crebbe e studiò, compresa la biblioteca del padre con i suoi manoscritti. Poco distante, Fermo. Il borgo sorge sulla sommità del colle Sabulo e il suo centro storico sembra rimasto quasi intatto nei secoli: imperdibile una visita al Palazzo dei Priori, al cui interno si trova la Pinacoteca Civica con la Sala del Mappamondo.
Non solo città e cittadine, le Marche offrono anche molte attrattive per gli amanti della natura. Da segnalare le celebri Grotte di Frasassi e il Parco regionale del Conero: le prime sono grotte carsiche sotterranee che si trovano in provincia di Ancona, all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, il Parco del Conero è invece un’oasi ambientale protetta che si estende per circa 6000 ettari.

Parco del Conero
Lungo la costa, da nord a sud, si susseguono infine tante spiagge e baie. Rinomatissime la spiaggia delle Due Sorelle, a Sirolo, chiamata così per via dei famosi scogli bianchi, e la spiaggia di Mezzavalle a Portonovo, raggiungibile solo a piedi o via mare. Non mancano poi spiagge attrezzatissime, come quelle di Senigallia e Civitanova Marche.