Ansia: come riconoscerla e affrontarla
di Ugo Cirilli
“Come sei ansioso/a!” “Mi metti ansia!”
Frasi come queste appaiono spesso nel linguaggio quotidiano, usate a volte in maniera ironica. L’ansia può però trasformarsi in un problema serio, che condiziona pesantemente la vita di ogni giorno.
Di per sé, è semplicemente una condizione emotiva caratterizzata da uno stato di allerta, di forte preoccupazione di fronte a una situazione ritenuta potenzialmente rischiosa o sgradevole. Si tratta di un’eredità della nostra storia evolutiva, una caratteristica che ai nostri antenati, alle prese con un habitat pericoloso, risultava molto utile. Conoscevano le minacce del loro ambiente e, preoccupandosi per tempo, potevano evitarle.
Nella società di oggi, le preoccupazioni non sono più quelle degli antenati. Altre questioni ci turbano: ad esempio il timore di non essere accettati dagli altri, un colloquio di lavoro importante…
Può accadere così che una persona sviluppi un’ansietà ricorrente, all’idea di affrontare determinate situazioni o certi ambienti. Quando è il caso di preoccuparsi seriamente?
Intanto, possiamo capire che una forma d’ansia che crea serie limitazioni nel quotidiano, portando a perdere occasioni sociali e/o lavorative e a vivere spesso un forte malessere, non può essere ignorata. Il manuale DSM 5, utilizzato da psicologi, psichiatri e medici per individuare le problematiche della mente, ci dà un’indicazione più precisa: possiamo parlare di un vero disturbo d’ansia quando questo si protrae per almeno 6 mesi.
Le manifestazioni fisiologiche dell’ansia sono note: ad esempio accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, brividi o improvvise vampate di calore, talvolta anche nausea. Possono affacciarsi immagini mentali o pensieri in cui viene rappresentata la situazione temuta, ipotizzando in anticipo avvenimenti spiacevoli. In questo caso si parla di ansia anticipatoria.
L’ansia può essere scatenata da diversi motivi. Esiste anche il disturbo d’ansia generalizzato, in cui la persona vive un’esagerata preoccupazione per una varietà di situazioni del quotidiano. Risulta quindi facilmente irritabile, stressata e affaticata con possibili ripercussioni, oltre che sul benessere psicofisico, in ambiti che vanno dal lavoro alla sfera sociale e affettiva.
Talvolta le cause sono più specifiche. È il caso, ad esempio, dell’ansia sociale legata al timore del giudizio degli altri. Chi ne soffre può provare un forte disagio all’idea di tenere un discorso in pubblico, di presentarsi a qualcuno o, semplicemente, di entrare per la prima volta in un locale piuttosto affollato.
Affrontare e superare l’ansia significa innanzitutto imparare a conoscere se stessi, i propri pensieri e le proprie preoccupazioni, risalendone alle origini. Le nostre paure e insicurezze sono fondate? O siamo solo condizionati dal ricordo di spiacevoli esperienze? È importante controllare l’emotività e sviluppare la consapevolezza dei nostri pensieri. A volte infatti l’ansioso cade nel cosiddetto rimuginio, ossia si focalizza ripetutamente su ragionamenti e immagini mentali che ipotizzano situazioni spiacevoli, convincendosi che avverranno davvero. Ovviamente tale credenza è irrazionale, perché non possiamo fare previsioni esatte. I pensieri diventano però talmente ricorrenti, e le immagini così vivide, da portare a credere che quanto si teme avverrà realmente.
Lo psicologo può avere un ruolo fondamentale nel superamento delle problematiche d’ansia. Aiuterà dapprima il paziente a intervenire sugli aspetti che abbiamo visto, l’emotività e la consapevolezza, portandolo magari a scoprire che le sue paure hanno un’origine irrazionale, senza conferme nella realtà. Consiglierà e insegnerà eventualmente una o più tecniche di rilassamento; l’aspetto emotivo, a volte, viene mitigato anche agendo semplicemente sulla respirazione. In seguito, il professionista guiderà il paziente verso un graduale riavvicinamento alle situazioni temute, sia dal vivo che attraverso la visualizzazione di immagini mentali.
Il disturbo d’ansia può essere superato. Vincerlo rappresenterà una grande conquista, che aprirà nuovi orizzonti di libertà e di benessere nel quotidiano.
Questo articolo è un testo puramente informativo e non rappresenta in nessun modo prescrizioni o consigli medici.