Combattere il malumore: consigli pratici
di Ugo Cirilli
“La decisione più coraggiosa che tu possa prendere ogni giorno è di essere di buonumore” disse Voltaire.
A volte la gioia, la serenità sono fragili: mille contrattempi, mille fonti di stress sono in agguato nel quotidiano. Però, come affermava lo scrittore e filosofo francese, in alcuni casi possiamo scegliere il buonumore e difenderlo con tutti noi stessi.
Più facile a dirsi che a farsi? Vediamo allora qualche consiglio pratico!
Non aggravare il malumore
Sembra un’ovvietà, ma a volte trascuriamo questo aspetto: quanto ci sentiamo già un po’ agitati e stressati, dobbiamo evitare di peggiorare la situazione. Non iniziamo, ad esempio, a leggere brutte notizie di cronaca, a guardare talk show pieni di dibattiti litigiosi, a discutere con qualcuno che ha un punto di vista opposto al nostro. Cerchiamo, per quanto possibile, di staccare la spina.
Frequentare persone dall’ atteggiamento positivo
A volte le emozioni sono davvero contagiose. Frequentare persone ottimiste, attive, dalla mentalità costruttiva potrà influenzarci positivamente. Al contrario, gli individui che tendono sempre a lamentarsi inducono malumore anche negli altri.
Occhio a come usi i social…
Uno studio danese ha ipotizzato che talvolta l’uso intenso dei social peggiori l’umore, a causa del confronto con gli altri utenti. Online infatti le persone tendono a esibire il lato migliore della loro vita: successi personali e professionali, foto di viaggi e cene fuori… diventa così possibile sentirsi sminuiti, meno felici e realizzati dei propri contatti. Invidiamo magari uno stile di vita che non esiste, o non è sempre come appare sui social. Se ci accorgiamo di avere questa tendenza, concediamoci un po’ di “digital detox”!
Pensare ai lati positivi della vita e coltivare la gratitudine
Chi si lascia travolgere dal malumore, spesso, dà troppo peso a un singolo evento e perde di vista il quadro complessivo della propria vita. Abituiamoci invece a ricordare sempre quanto di bello avviene ed è avvenuto nel nostro quotidiano, gli affetti, le opportunità, gli eventi piacevoli. Coltiviamo la gratitudine per ciò che di positivo accade. Un singolo dispiacere fa meno male, se ci accorgiamo che per altri aspetti siamo stati fortunati.
Possiamo anche provare a mettere per iscritto i lati positivi della nostra vita. Magari riscopriremo il valore di qualcosa che davamo per scontato…
Meditare
La scienza ha messo in luce quanto possano essere sorprendenti i benefici della meditazione. Chi la pratica da molto tempo sembra avere reazioni più attenuate dell’amigdala, l’area del cervello che scatena la sensazione di paura, oltre che nel circuito cerebrale detto Default Mode Network (DFM). Un dato importante, perché il DFM sembra coinvolto nella tendenza a “vagare con la mente” e nei processi depressivi. A quanto pare, quindi, meditare può anche migliorare la nostra concentrazione e renderci meno inclini alla depressione.
Occhio ai 90 secondi!
Un consiglio semplice ed efficace per affrontare un momento di stress arriva dalla filosofa e scrittrice Elsa Punset, esperta in gestione delle emozioni e autrice de “Il libro delle piccole rivoluzioni”. Il corpo impiega circa 90 secondi per rilasciare l’ormone dello stress e tornare alla condizione precedente; Punset suggerisce di impiegare questo tempo per reagire in due fasi. Dapprima, non facciamo resistenza all’emozione negativa. Lasciamo che ci invada senza negarla. Appena si attenua un po’, proviamo a focalizzare la mente su pensieri positivi.
Passeggiare nella natura
Come tutti sanno, la natura può essere davvero rilassante e lo dimostrano anche diverse ricerche. Sono stati riscontrati effetti distensivi e, secondo alcuni studi, anche un miglioramento della capacità attentiva dopo una bella passeggiata nel verde. Consideriamo poi che camminare a passo svelto favorisce il rilascio delle endorfine, ormoni che inducono sensazioni piacevoli. Il binomio natura-movimento può essere davvero rigenerante!
Evitare il sovraccarico mentale
Nella società odierna è fin troppo facile ritrovarsi i sensi e la mente travolti da un mare di stimoli. Il cellulare che trilla continuamente per le notifiche, tra social, email e messaggistica, la musica sparata ovunque a tutto volume, il traffico, il rumore… Ascoltiamo la nostra psiche per capire quando serve una pausa. Certo, se stiamo lavorando non sarà possibile staccare la spina. Tuttavia, spesso il sovraccarico sopraggiunge anche nel tempo libero, proprio da ciò che dovrebbe “distrarci”.
Rallegrare e confortare gli altri
“Il modo migliore per allietare te stesso è cercare di rallegrare qualcun altro”, sosteneva lo scrittore Mark Twain. Essere di conforto ad amici, familiari, a chiunque abbia bisogno di aiuto o semplicemente di distrarsi un po’, può innescare un circolo virtuoso. Assumiamo un atteggiamento attivo e positivo e l’altra persona, magari, ci esprimerà la sua gratitudine. Avverrà così un “contagio di buonumore” reciproco.