Cambio vita
di Virginia Torriani
“Basta, mollo tutto e apro un bar sulla spiaggia!” Chi non lo ha pensato almeno una volta nella vita? Cambiare vita radicalmente, cercando migliori condizioni economiche e ambientali, è un desiderio diffuso e condiviso da persone di ogni età: dai ragazzi freschi di diploma ai pensionati.
I giovanissimi spesso cambiano vita cambiando Paese. Chi non ha ancora costruito un proprio curriculum professionale parte con la scusa di imparare una lingua straniera, poi, nella maggior parte dei casi, resta. Le mete predilette: l’Inghilterra, la Germania, o ancora l’Australia e la Nuova Zelanda per chi non ha paura delle grandi distanze e magari può contare sul supporto di lontani parenti espatriati prima di loro. Si lascia famiglia e paese adattandosi, nei primi tempi, a lavoretti precari. Camerieri e baristi, le professioni più diffuse tra gli expat; poi col tempo ci si specializza, imparando non solo la lingua, ma anche a farsi strada nel mercato del lavoro, realizzandosi. Un caso su tutti, quello del pasticcere Damiano Carrara: partito da Lucca con un diploma professionale in tasca ha trovato fortuna negli Stati Uniti, diventando non solo uno dei pasticceri più apprezzati e famosi della costa occidentale degli USA, ma anche una stella del piccolo schermo – Carrara ha partecipato a diversi reality tv, prima come concorrente, poi come conduttore e giudice.
Diverso il caso dei neolaureati. I “cervelli in fuga” lasciano l’Italia per migliori condizioni professionali. All’estero ci sono più opportunità, non solo in termini di occupazione, ma anche – e forse soprattutto – di meritocrazia: ingegneri, medici, ricercatori, ma anche linguisti e filosofi trovano altrove la possibilità di mettere a frutto le proprie competenze.
I cambi di vita in età adulta sono più difficili, ma non per questo meno appaganti. Una volta che si è costruita la propria carriera e magari messo su famiglia lasciare il proprio Paese è certamente meno facile rispetto a quando si hanno 20 anni, ma tra i modi per dare una svolta alla propria vita non c’è solo un radicale espatrio. C’è chi abbandona un lavoro che non sopporta più, chi trasloca dalla città alla campagna, lasciandosi alle spalle stress e ritmi frenetici. La molla che fa scattare il cambiamento, mettendo in discussione la propria routine e comfort zone, può arrivare nei modi più disparati: un lento logorio dell’abitudine che culmina in un vero e proprio burn out emotivo, un evento traumatico o magari un viaggio particolarmente intenso e introspettivo.
La voglia di cambiare la propria vita può sopraggiungere anche in terza età, quando si ha più tempo a disposizione e la voglia di viverlo al meglio. Ci sono pensionati che decidono di passare al caldo e al sole la propria vecchiaia e si trasferiscono 6 mesi ai tropici per passare l’inverno; altri che fanno cambiamenti più radicali, dettati dalla consapevolezza che altrove la propria pensione può valere molto, ma molto di più. Costo della vita più basso e differente tassazione: i paradisi dei pensionati sono le Canarie, la Tunisia, la Romania, ma anche il Sud America.