Carlo Verdone, un re della commedia tra regia e interpretazione
di Ugo Cirilli
Nacque un venerdì 17 del 1950 e i genitori, per contrastare la credenza popolare che ritiene quel giorno “sfortunato”, vollero dargli anche il nome di Gregorio. A Roma, infatti, l’espressione “Un San Gregorio” o “Er Gregorio” indica una fortuna.
Il nome di battesimo si rivelò di buon auspicio, perché quel bambino sarebbe divenuto un personaggio di spicco del nostro cinema: Carlo Gregorio Verdone, attore e regista. Curiosamente, per molto tempo il ragazzo non pensò affatto di dedicarsi alla Settima Arte. L’interesse per il cinema nacque solo durante gli anni universitari, quando decise di laurearsi in Lettere con una tesi sul rapporto tra la letteratura e i film muti. Acquistò la sua prima telecamera e, prima della laurea, conseguì anche un diploma in regia al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Girò i suoi primi cortometraggi in Super 8, dedicandosi al contempo a un’altra passione: il cabaret, che lo vedeva creare e interpretare personaggi comici. Una vocazione che lo portò anche ad apparire sullo schermo televisivo, nel varietà “Non stop” al quale partecipava anche Massimo Troisi. Nacque così la sfaccettata natura artistica di Carlo Verdone, regista, sceneggiatore e attore, capace di concepire film, dirigerli e recitarne i ruoli chiave.
Il suo debutto alla regia, “Un sacco bello” (1980), riprendeva infatti alcuni personaggi inscenati negli spettacoli di cabaret. Fu un successo che dimostrò a tutti l’estro versatile del suo autore: oltre ai tre antieroici, goffi protagonisti, interpretò anche tre figure secondarie, per un totale di sei ruoli. Vinse così un Nastro d’Argento come “Miglior attore esordiente” nel 1980, oltre ad altri riconoscimenti.
Quel film rappresentò il trampolino di lancio di una carriera brillante. Qualcuno ha visto un filo diretto tra i personaggi di Carlo Verdone e quelli di Alberto Sordi: in entrambi i casi viene rappresentata la figura di un ipotetico “italiano medio”, con i suoi vizi e le sue ingenuità di cui finisce egli stesso vittima. I due famosi esponenti del nostro cinema hanno anche recitato insieme, nel film “In viaggio con papà” (1982) diretto da Sordi.
Vediamo alcuni classici della filmografia di Carlo Verdone, oltre al suo esordio!
“Bianco, rosso e Verdone” (1981) – Dopo il successo del primo film, le attese per il secondo erano ovviamente alte. L’attore e regista romano conquistò ancora il pubblico con un comico road movie, in cui tre personaggi da lui interpretati viaggiano per raggiungere i seggi elettorali, affrontando varie disavventure.
“Borotalco (1982)” – Un cult della filmografia di Verdone, miglior film ai David di Donatello del 1982. Stavolta la sua interpretazione si concentra su un personaggio solo: Sergio, goffo venditore di enciclopedie porta a porta, che per amore assume un’identità fittizia con conseguenze imprevedibili.
“Compagni di scuola” (1988) – Una commedia amara sul ritrovo di un gruppo di ex compagni di scuola, ormai ultratrentenni e alle prese con fallimenti o situazioni imbarazzanti. Sembra che lo spunto iniziale sia nato da una vera, malinconica “rimpatriata” tra ex studenti vissuta da Carlo Verdone.
“Viaggi di nozze” (1995) – Tre viaggi di nozze per tre coppie diversissime: un medico affermato che tormenta la consorte, due giovani ingenui e due “coatti” alla ricerca della trasgressione a ogni costo. Carlo Verdone interpreta anche il sacerdote don Bruno Grassi, autore di una lunga e bizzarra predica.
“Sono pazzo di Iris Blond” (1996) – Romeo, cantante di successo negli anni ’70 caduto poi in declino, conosce un’ambiziosa ragazza dalla bella voce che scrive testi e poesie. Capisce così che la sua vita potrebbe arrivare a una svolta, dal punto di vista musicale e non solo.
Al di là delle pellicole considerate ormai cult, anche i film più recenti di Carlo Verdone hanno ottenuto un notevole successo. Ne è un esempio “Benedetta follia” del 2018, con un incasso al botteghino di 8,4 milioni. Adesso ferve l’attesa per il nuovo “Si vive una volta sola”, la cui uscita è stata rimandata a causa dell’emergenza Covid-19. Chissà come ci sorprenderà ancora l’attore e regista dalle mille passioni, che nel tempo libero ascolta musica, suona la batteria e ama fotografare le nuvole.