Paddle, la nuova frontiera del tennis
di Virginia Torriani
In questo anno 2021 c’è un “nuovo” sport a 4 che sta letteralmente spopolando: il padel o paddle tennis. A metà tra tennis e squash, ma più “leggero”. Caratteristica, quest’ultima, che lo rende un’attività adatta a tutti; inoltre chi lo ha provato lo giudica divertentissimo e dichiara di non poterne più fare a meno.
Ma partiamo dal nome: padel o paddle? Entrambe le versioni sono corrette: la prima è la denominazione del gioco in spagnolo, dato che è stato inventato da un messicano, mentre la seconda è la traduzione inglese. Il gioco è sempre lo stesso ed è nato per “errore”: il facoltoso messicano Enrique Corcuera nel 1969 desiderava costruirsi un campo da tennis, ma aveva a disposizione poco spazio e l’ingombro dei muri di recinzione: da qui l’idea di modificare il regolamento del tennis includendo i muri nel campo di gioco. Nel padel la palla è considerata infatti valida anche dopo aver rimbalzato contro di essi e può essere ancora giocata, finché non tocca terra per la seconda volta, aggiudicando il punto agli avversari.
Il campo da gioco è leggermente più piccolo rispetto a quello del tennis ed è diviso a metà da una rete e delimitato sul fondo e ai lati da pareti realizzate con materiali che consentano alla palla di rimbalzare.
Le regole del gioco, per il resto, sono molto simili al tennis tradizionale. La battuta si effettua sempre dal basso verso l’alto, dopo aver fatto rimbalzare la palla a terra, senza il servizio, ma con la racchetta che non deve superare l’altezza della cintura. Come nel tennis si può rispondere al volo o dopo un rimbalzo; è possibile anche colpire una parete per far superare la rete alla palla. Si può colpire sia di diritto che di rovescio e persino fuori dal campo, uscendo dalla porta. In ogni caso la palla deve essere colpita prima che tocchi terra per la seconda volta. Il sistema di calcolo dei punteggi è identico a quello del tennis.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, la racchetta è una sorta di paletta solida, senza corde, forata per essere più leggera: le sue dimensioni non devono superare i 45,50 cm di lunghezza, i 25 di larghezza massima e 35-38 millimetri di spessore. Le palline sono uguali a quella da tennis ma più leggere.
A differenza del tennis, che richiede un buon livello di allenamento e forma fisica per presidiare l’ampio campo da gioco, il padel è meno intenso da un punto di vista fisico – almeno se lo si pratica a livello amatoriale – e può essere giocato a tutte le età, compresi i bambini e gli “over”. Sebbene sia più “soft” rispetto al tennis, il padel è un’attività aerobica cardio, che quindi fa bruciare calorie e contribuisce alla salute e al benessere di tutto l’organismo: migliora la coordinazione, l’elasticità di muscoli e articolazioni e tonifica gambe, glutei e braccia.
Non ultimo, si tratta di un gioco da giocare a coppie, tra amici, per cui regala divertimento e buon umore, aiutando a scaricare tensioni e stress.