1 giugno, Giornata mondiale dei genitori
di Ugo Cirilli
“I figli sono come gli aquiloni” diceva Madre Teresa di Calcutta “insegnerai loro a volare, ma non voleranno il tuo volo. Insegnerai loro a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno. Insegnerai loro a vivere, ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto”.
Una riflessione che mette in luce la complessità del ruolo genitoriale: accompagnare i figli nel percorso della vita aiutandoli a trovare se stessi, senza forzarli a seguire le proprie orme. Favorire il loro sviluppo interiore sapendo che, qualsiasi strada intraprendano, saranno influenzati dall’educazione ricevuta.
Per rendere omaggio alle figure chiave nella crescita di un figlio, le Nazioni Unite hanno indetto il “Global Day of Parents”, la Giornata mondiale dei genitori, nel 2012. La ricorrenza, celebrata il 1 giugno, sottolinea il loro ruolo nella cura e nello sviluppo della personalità dei figli.
Quest’anno una nota tecnica di UNICEF, ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) e UN Women pone particolare attenzione al difficile periodo che stiamo attraversando. Il documento sottolinea l’importanza di politiche lavorative che considerino le esigenze dei genitori. Tra le buone pratiche consigliate, troviamo ad esempio l’applicazione dello smartworking per quanto possibile, per consentire a padri e madri di trascorrere più tempo a casa, la flessibilità di orari e turni, l’eventualità di allestire spazi per bambini sul luogo di lavoro. L’ultimo punto del testo invita infine a non trascurare l’aspetto psicologico per qualsiasi lavoratore e lavoratrice, prevenendo situazioni fortemente stressanti, fornendo informazioni e supporto.
È interessante osservare che l’iniziativa delle Nazioni Unite non è l’unica celebrazione dedicata ai genitori. Nella Repubblica Democratica del Congo dal 1979 si celebra una ricorrenza simile il 1 agosto: è tradizione fare regali ai genitori, per ricordare loro quanto siano importanti. Anche in Corea del Sud si svolge una Giornata dei genitori risalente agli anni ’30, frutto dell’incontro tra tradizioni cristiane e Confucianesimo. L’evento si svolge l’8 maggio e prevede un’usanza: donare ai genitori garofani rossi e rosa. Questi fiori hanno connotazioni simboliche legate alla genitorialità, da Oriente e Occidente. Vennero scelti da Anna Jarvis (1864-1948), l’ideatrice della Festa della mamma in America, come simbolo del sentimento materno. In Corea sono un simbolo di amore, ammirazione e gratitudine.
Torniamo a noi e alla ricorrenza del 1 giugno: come celebrarla? Può essere un’ottima occasione per omaggiare i genitori con un regalo come una cena per due, un libro, piccoli accessori o una bella foto di famiglia. A volte anche un semplice biglietto che esprima in maniera originale l’affetto, la stima, la gratitudine per il loro ruolo può toccare profondamente. Magari accompagnato da un mazzo di garofani, di cui abbiamo visto i significati simbolici.