L’importanza dell’acqua
di Ugo Cirilli
L’acqua è un elemento fondamentale per la vita sulla Terra: animali e piante non potrebbero sopravvivere senza e i media parlano spesso dei gravi problemi causati dalla siccità.
Si prevede che entro il 2040 la richiesta globale di acqua aumenterà di oltre il 50%; un dato allarmante, considerando il livello attuale dei consumi.
Consumi che, tra l’altro, non sono equamente distribuiti nella popolazione; secondo dati dell’ONU 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile nel quotidiano.
L’acqua e il nostro organismo
Per capire l’importanza dell’acqua, basta pensare che essa è il principale costituente del nostro organismo: rappresenta circa il 60% del peso corporeo nell’uomo, il 50% nella donna.
Tra le sue funzioni la regolazione della temperatura corporea, il trasporto dei nutrienti alle cellule, la facilitazione dei processi digestivi.
Perciò una corretta idratazione è fondamentale; spesso si indica in circa 2 l di acqua giornalieri il consumo ottimale, ma questo dipende da vari fattori, dalle condizioni fisiologiche all’attività svolta.
Il ruolo dell’acqua nell’ecosistema della Terra
L’acqua influenza anche la “salute” del Pianeta, di cui ricopre circa il 70% della superficie: ad esempio contribuisce alla regolazione della temperatura, inoltre oceani e mari assorbono l’anidride carbonica dell’atmosfera.
Dobbiamo poi considerare un aspetto di importanza crescente nello scenario globale attuale: il movimento delle acque rappresenta una preziosa fonte di energia sostenibile.
Secondo dati dell’International Renewable Energy Agency, già nel 2019 l’energia idroelettrica rappresentava il 50% delle fonti rinnovabili a livello globale.
Del resto, fin da tempi lontani l’uomo si serve della forza dell’acqua per le proprie attività: dai mulini di una volta alle moderne centrali, la storia ci racconta un legame profondo e importantissimo.
L’”oro blu”, una risorsa a rischio
Quali minacce rischiano di compromettere la disponibilità del cosiddetto “oro blu”?
Uno dei principali pericoli è rappresentato sicuramente dal cambiamento climatico; ogni anno, secondo dati ONU, vengono persi più di 12 milioni di ettari di terreno coltivabile a causa della siccità.
Aggiungiamo poi un consumo spesso smodato dell’acqua, dall’utilizzo domestico a quello delle produzioni agroalimentari: ad esempio, si stima che per ottenere un kg di carne bovina in un allevamento intensivo occorrano circa 15.400 l.
Infine, talvolta sono le tubature, pubbliche e private, a provocare perdite d’acqua non indifferenti; spesso molto datate, causano nel tempo dispersioni ingenti.
Tuteliamo una preziosa risorsa: consigli pratici
Nel nostro piccolo, possiamo contribuire alla riduzione degli sprechi idrici nel quotidiano.
Vediamo quindi alcuni consigli:
- chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti o applichiamo lo shampoo;
- utilizzare l’acqua che facciamo scorrere in attesa che si scaldi (ad esempio raccogliendola e servendocene per irrigare le piante);
- applicare un riduttore di flusso al rubinetto;
- preferire la doccia alla vasca da bagno;
- innaffiare di sera, quando le temperature più basse rallentano l’evaporazione e occorrono quantitativi minori di acqua.
Infine, non dimentichiamo che anche il surriscaldamento globale vede tra le sue cause alcune attività umane: tra queste l’uso intenso di combustibili fossili e la deforestazione.
Anche l’utilizzo eccessivo dei condizionatori gioca un ruolo in questo fenomeno, poiché i fluidi refrigeranti assorbono e rilasciano calore.
Con le giuste attenzioni, quindi, ognuno di noi può fare la sua parte per contrastare la scarsità d’acqua: direttamente, attraverso il risparmio e indirettamente, limitando quelle attività che favoriscono il global warming. Così, possiamo sperare in un mondo in cui l’”oro blu” sia disponibile per tutti.