Lo scoiattolo, agile e astuto
di Ugo Cirilli
Piccolo e scattante, lo scoiattolo è un abitante caratteristico dei boschi del nostro Paese. In realtà ne esistono varie specie e anche alcune di quelle presenti in Italia hanno origini lontane.
Questi agili e graziosi mammiferi condividono alcune caratteristiche. Hanno una coda folta, incisivi sviluppati e si cibano soprattutto di semi, frutta, funghi, castagne e noci, talvolta di uova. La loro taglia è in genere ridotta, tra i 20 e i 50 cm, anche se lo scoiattolo gigante nero dell’Oriente può superare il metro considerando anche la coda.
Sono animali territoriali e tendenzialmente schivi, pronti a fuggire dai pericoli con la caratteristica andatura “a zig zag”, che serve a confondere i predatori. Esperti di sopravvivenza, gli scoiattoli radunano scorte di cibo per l’inverno, nascondendole in vari “depositi” che riescono a ritrovare anche a distanza di tempo. Questi animali non entrano in un vero letargo continuo d’inverno: alternano il riposo con brevi fasi di veglia in cui cercano il cibo e si nutrono. Talvolta uno scoiattolo dimentica il “nascondiglio” dove ha lasciato semi o frutti, contribuendo così involontariamente alla riproduzione delle piante. Possiamo quindi capire l’importanza di questi piccoli animali per l’ecosistema.
Le specie italiane
In Italia le specie autoctone sono lo scoiattolo comune (sciurus vulgaris), chiamato anche scoiattolo rosso per la pelliccia, e lo scoiattolo nero meridionale (sciurus meridionalis) della Basilicata e della Campania. Nel nostro Paese si è però diffuso da molto tempo anche lo scoiattolo grigio nordamericano (sciurus carolinensis), che sta prendendo il sopravvento sullo scoiattolo comune essendo più adattabile e resistente. Basta pensare che lo scoiattolo grigio non entra nella fase di riposo invernale, ma prosegue la normale attività di ricerca del cibo. Ha inoltre un tasso riproduttivo più elevato del “cugino” italiano. Così, gli scoiattoli rossi si stanno riducendo, in particolare in alcune regioni.
Si osservano inoltre popolazioni in espansione di scoiattolo variabile (callosciurus finalysonii), dalla pelliccia con aree scure e rossastre, in Piemonte e nel Sud Italia. Infine, sono stati osservati al confine tra Piemonte e Lombardia piccoli nuclei di scoiattolo dal ventre rosso (callosciurus erythraeus). Queste due specie hanno origine nel Sudest Asiatico.
Alcune curiosità
Vediamo di seguito alcune particolarità degli scoiattoli!
- A volte lo scoiattolo finge di scavare una buca e nascondere il cibo, lasciandola in realtà vuota. Lo fa per disorientare altri esemplari che potrebbero impossessarsi delle sue risorse…
- Gli incisivi dello scoiattolo crescono continuamente: a mantenerli di dimensioni normali è la continua attività di roditore, che porta a una vera “limatura”.
- Lo scoiattolo ha un olfatto così sviluppato che può sentire l’odore del cibo anche sotto 30 cm di neve. Il maschio percepisce l’odore della femmina, nella stagione riproduttiva, anche a un miglio di distanza.
- Esistono scoiattoli detti… “volanti”: gli pteromyini, diffusi soprattutto in Asia ma anche in Nordamerica e Nord Europa. Non hanno ali, ma una membrana di pelle tra le zampe anteriori e quelle posteriori. Aprendola possono planare dagli alberi; in alcuni casi sembra che abbiano superato in volo distanze di oltre 400 m.
Il nome scientifico “sciurus”, da cui deriva “scoiattolo”, origina dai termini greci “skya” (ombra) e “oura” (coda). Un tempo si credeva infatti che lo scoiattolo usasse la coda per farsi ombra. In realtà se ne serve per coprire parte del corpo e mimetizzarsi meglio.