5 trucchi bon ton a tavola
Le buone maniere non passano mai di moda, soprattutto a tavola. Forse il Galateo può sembrare un compendio di regole del passato, ma i suoi insegnamenti sono attuali e utili in diverse occasioni, soprattutto le più formali.
Ecco 5 consigli di bon ton per fare una buona impressione a cena.
1. Mai dire “Buon appetito”
E’ uno degli errori più comuni: sottolineare l’inizio del pasto augurando “buon appetito”. In passato le cene a tavola, secondo l’aristocrazia, erano un’occasione per conversare e creare alleanze; il cibo di fatto era solo parte della coreografia.
Si aggiunga che la nobiltà non arrivava mai affamata a tavola. Ancora oggi l’esperienza dello stare assieme a cena è prima di tutto un momento di condivisione, quindi nei contesti più formali non è considerato opportuno fare riferimento alle funzioni corporee dei commensali.
Molto più educato iniziare il pasto in silenzio e con disinvoltura. Piccola appendice: secondo le regole del galateo prima di cominciare a mangiare si deve aspettare che tutti gli ospiti siano serviti e che anche i padroni di casa siano seduti e pronti per iniziare il pasto.
2. Questione di postura
Quando si siede a tavola è considerato educato mantenere sempre la schiena dritta, senza mai appoggiare i gomiti sul tavolo.
Le braccia vanno lungo i fianchi, solo le mani si posano sul tovagliato. Vietato nasconderle sotto al tavolo: si potrebbe incorrere nel rischio di urtare quelle di chi vi siede di fronte o affianco, anche con spiacevoli equivoci.
3. Coltello e forchetta
Il galateo della tavola riserva una grande importanza alle posate, non solo per quanto riguarda la loro disposizione nella fase di apparecchiatura ma anche per come maneggiarle durante il pasto.
La regola ferrea: mai toccare gli alimenti con le mani (tranne pane e grissini, che vanno comunque prima spezzati e poi portati alla bocca; dopo averli spezzati bisogna poggiarli sull’apposito piattino sulla sinistra, in sua assenza sul tavolo nella stessa posizione).
Il coltello non va mai portato alla bocca ma usato solo per tagliare e la forchetta si tiene con la mano destra, tra il pollice e l’indice, mentre quando si effettua il taglio va tenuta con la sinistra. Tra una portata e l’altra c’è poi la questione di come appoggiarle: secondo il galateo le posate vanno appoggiate sul piatto con una disposizione che corrisponde alle 20.20 dell’orologio.
Vietato adagiarle sulla tovaglia o verso il basso, con la punta sul piatto e la base sulla tovaglia. Al ristorante, per segnalare al cameriere di aver terminato, basterà posizionare le posate rivolte verso l’alto parallele alle ore 6.30.
4. Brindisi
Mai dire cin cin e meglio evitare i rumori molesti, il classico brindisi con tanto di tintinnio dei calici. Le buone maniere suggeriscono che è meglio non urtare i calici provocando quel fastidioso stridio.
Basterà alzarli all’unisono, all’altezza del proprio viso, e pronunciare l’ augurio. Restando in tema bevande: per rifiutare un altro bicchiere basta fare un leggero cenno con la mano alla persona che ve la sta offrendo, senza troppe scuse o gesti plateali.
Se invece si ha il bicchiere vuoto, prima di servirsi è opportuno versarlo anche ai vicini.
5. Caffè
L’ultima portata, il caffè, non può permettere scivoloni di stile. Se lo prendete con lo zucchero, al termine della girata mai pulire il cucchiaino portandoselo alla bocca.
L’utensile andrebbe solamente utilizzato per girare lo zucchero con un movimento delicato dal basso verso l’altro e non velocemente in maniera circolare. Dopo aver girato lo zucchero, riponete quindi il cucchiaino sul piattino da caffè.